Roma, 29 aprile 2025 – La seduta del 29 aprile presso l’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) del comparto sanità 2022-2024 si è conclusa senza alcun esito concreto. Un nuovo stallo che rischia di far precipitare una situazione già fortemente compromessa sul piano economico e organizzativo, aggravando il malcontento del personale sanitario.

Tra le sigle sindacali, è la FIALS (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità) a prendere posizione con determinazione, confermando la propria disponibilità a sottoscrivere l’accordo, pur riconoscendone le criticità. “Siamo pronti a firmare – dichiara la sigla – per garantire ai lavoratori quegli incrementi salariali che, ad esempio, sono già stati percepiti nel comparto delle funzioni centrali”.

La FIALS sottolinea la propria autonomia e forza rappresentativa, rivendicando un’azione sindacale indipendente da pressioni politiche o interessi di parte. “La nostra unica bussola sono i diritti dei lavoratori, che continueremo a difendere con coerenza e determinazione”, si legge in una nota.

Il sindacato ricorda inoltre che, in precedenti tornate contrattuali – anche in contesti economici più sfavorevoli di quello attuale – si è comunque arrivati alla firma del contratto. “Oggi, a maggior ragione, non ci sono alibi: si deve chiudere positivamente questa fase negoziale, per aprire con slancio quella del rinnovo 2025-2027”, prosegue la FIALS.

Il timore di un’implosione del sistema sanitario pubblico è concreto. “Se il sistema dovesse implodere, la responsabilità non sarà certo nostra”, avverte il sindacato, preoccupato per l’eventuale paralisi del confronto e la dispersione di mesi di trattative che avrebbero potuto portare concreti miglioramenti normativi ed economici per tutto il personale del comparto.

La FIALS ribadisce infine il proprio impegno “senza compromessi e senza tentennamenti”, rinnovando la promessa di rimanere al fianco dei lavoratori della sanità pubblica.